Genova, novembre 2008.
Mia moglie si reca presso la ASL per richiedere l'assistenza sanitaria temporanea,
che ci spetta in qualita' di residenti temporanei sotto la Lanterna.
La persona allo sportello pianta una quantita' incredibile di difficolta' assurde.
Arriva a dire che il tesserino sanitario (quello nuovo, formato badge, col codice fiscale )
"non puo' essere usato in Liguria perche' non riconosciuto dai sistemi informatici " (sic!).
Poi tira fuori una procedura (che spero sia inventata) secondo cui, per richiedere l'assistenza sanitaria temporanea, il candidato assistito deve prima trovare un medico "disposto ad accettarlo come paziente" che controfirmi la richiesta (visto che "i medici non hanno piacere di fare assistenza temporanea" - e da quando un "dovere" e' diventato un "piacere"? ) e poi presentarsi allo sportello ASL.
Allo sportello ci tornero' io, e spero ardentemente di trovare la stessa persona per poterlo incenerire con tutte le armi della logica e della dialettica di cui puo' essere capace un brillante abitante della Magna Grecia momentaneamente distaccato in Liguria.
E mentre passo il tempo a pregustare il momento del nostro incontro, recito un mantra:
Forza Brunetta. Vai avanti. Forza Brunetta. Vai avanti.
E se davvero esistono medici alle dipendenze dello Stato che si arrogano il diritto di selezionare
i propri pazienti, non ti fermare e vai avanti fino a quando questa gente non avra' trovato un mestiere piu' adatto alle proprie inclinazioni.
Antonio.
P.S: Ciro: mi spiace per te , ma nel mantra non mi rivolgo alla vocalist dei Ricchi & Poveri.
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