giovedì 18 settembre 2008

Maga Merlin

Vi sembrerà strano ma volevo fare un elogio alla ministra Carfagna, per le misure prese contro la prostituzione. Fuorviando ogni ombra di dubbio sulla mia opinione, sostengo pienamente l'iniziativa, ma esprimo alcuni pensieri e perplessità a riguardo.

Sono pressoché convinto che l'iniziativa legislativa dell'avvenente onorevole salernitana abbia ragion d'essere non solo nel voler ripulire le strade da invereconde morette, fedifrage slave o autoctone meretrici, ma quello non meno palese di redimere se stessa.

In effetti l'incarico al dicastero collimava difficilmente con il suo passato di soubrette dalla rapida ascesa, e dalle generose prestazioni, ecco perché, lei, tutrice anche della muliebre dignità, diviene ora paladina della castità, e si fa seguace della Merlin.

In effetti lo stesso presidente del consiglio, con magnanima lungimiranza e divina compiacenza, le aveva facilitato il lustrale cammino, offrendole il Ministero delle Pari Opportunità.

La novella Maddalena ha deciso quindi di combattere non solo il fenomeno dello sfruttamento delle peripatetiche ma addirittura di infierire sulla clientela. Cosa ammirevole nelle intenzioni ma folle nella realizzazione.

Inoltre nessuna delle lucciole potrà più passeggiare in abiti succinti per esercitare il mestiere più antico, perché, per loro e i malcapitati, scatteranno multe e manette.

Un sol dubbio però mi attanaglia, come faranno le già imbarazzate forze dell'ordine a distinguere la madre di famiglia dalla cortigiana, la ragazzotta trendy dalla donna di facili costumi? Anche perché l'abito succinto non è prerogativa delle ragazze di strada. Andranno forse col metro per misurare la minigonna, andranno a sondare le vertiginose scollature, ci saranno poi retate al Parco della Rimembranza, rastrellamenti n'coppa o'Capriccio? Cosa prevede l'ordinanza per evidenziare se un comportamento ammiccante è reato o meno? Dal '58 i costumi son cambiati, ma l'ansia espiatoria della deputata non sembra esser aggiornata .

Salute, Ciro

 

3 commenti:

antarta ha detto...

Mi sembra la solita soluzione all' italiana ( lontano dagli occhi, lontano dal cuore ).

Non interessa tanto il problema dello sfruttamento e della schiavitu' di esseri umani - in molti casi, poco piu' che bimbe.

L' importante e' che la compravendita di carne umana avvenga lontano da sguardi che potrebbero risultarne turbati.

Guardiamo in faccia la realta': se alcuni uomini cercano compagnia a pagamento ( e lo fanno da parecchio tempo, tanto da definire il mestiere 'il piu' antico del mondo' ), l' unica cosa sensata e' regolamentare la cosa togliendola dalle mani dei mercanti di carne umana, come e' avvenuto in tanti paesi occidentali dove le 'signorine' sono professioniste adulte, consenzienti, inquadrate con tanto di tasse e contributi.

Chi trova moralmente inaccettabile accompagnarsi ad una prostituta, semplicemente non lo fa.

Temo che in questa faccenda, come in tante altre, l' italietta nostra sia schiavi della confusione tra 'peccato' e 'reato'.

Anonimo ha detto...

Il solito buttar la spazzatura sott'al tappeto!

Claudio ha detto...

non ci resta che diventare anche noi presidenti del consiglio, cosi abbiamo l'immunità

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