lunedì 8 dicembre 2008

Gabanelli docet! Ovvero Dei nuovi dogmi

-         Ricordo una mia compagna di scuola che negli anni ottanta, candidamente mi diceva: "non credo a quello che dicono i giornali mi sembra più vero quando lo dice la televisione".

Durante la trasmissione Report la primavera scorsa Milena Gabanelli affermava:

" … più che fuggire è ora di cambiare comportamenti se no va a finire che li trasferite solo da qualche altra parte … "

http://www.youtube.com/watch?v=h9DBXcdes0E   (Dalla trasmissione Report -Terra bruciata del 9/3/2008)

Una tale affermazione  risulta essere una forte discriminazione rispetto a chi spesso è stato vittima di politici corrotti, camorra e stampa compiacente. Un palese appoggio ai luoghi comuni, che sono facili da sostenere, e di certo più delle lotte contro i poteri forti, che in questo caso hanno anche nomi e cognomi negli atti giudiziari.

Perché la Gabanelli e soci non intervistano qualche industriale indagato per lo smaltimento illegale dei rifiuti? Eppure ci sono le indagini con nomi e registrazioni!

La stessa giornalista, alla fine del sotto menzionato servizio, affermava: "… è stato bravo e gli va riconosciuto [Berlusconi] …" in questo caso spero sia stata ironica visto il tenore del servizio, esplicitamente critico con l'attuale governo. Se invece la si ascolta in seguito, riferendosi all'arresto di chi sversa abusivamente rifiuti, afferma: "… era ora perché i camion che sversano non piovono dal cielo …" Ma se i camion arrivano anche da altre regioni perché fare una legge ad hoc solo per la Campania?

http://www.youtube.com/watch?v=CFgDSlM_X5g   (Aggiornamento al servizio Terra bruciata del 16/11/2008)

E' evidente che tutto quello che accade nella nostra martoriata regione è frutto di grandi e piccole colpe, ma credo ci sia malafede nel puntare il dito solo su chi è il più debole. Qualcuno potrà sostenere che in realtà i servizi di Report smuovono molti polveroni, denunciando spesso l'italico malaffare, ed è in buona parte vero, come lo è anche il fatto che quando si attacca una delle parti in causa c'è sempre un contendente dall'altra ad appoggiare le tesi della trasmissione e a farsene paladino.

Questo rende talvolta inattaccabile una tesi perché la metà degli italiani o buona parte di essi la sposa. A meno che, non si tocchi qualcosa che oggi potremmo definire bipartisan (baipartisan please!).

Ecco creato un nuovo dogma! L'infallibilità di talune trasmissioni e di taluni giornalisti. La cronaca degli ultimi anni ci ha mostrato l'impegno di trasmissioni come Striscia la notizia, Le Iene, Chi l'ha visto e simili nello smascherare truffe e svelare scandali altrimenti assopiti. Non tutti però sono stati attenti alle alterne vicende delle suddette trasmissioni improvvidamente investitesi della carica d'inquirente. Non tutti ricorderanno come il Mastella junior mise "a posto" la iena raccomandata Alessandro Sortino. Chi mai s'è scandalizzato per le gratuite affermazioni nei confronti dei Rom nelle trasmissioni di Chi l'ha visto per il caso di Denise Pipitone? Si ricordi che l'unico indagato al momento è un membro della famiglia della piccola Denise e nessun nomade è stato mai incriminato. E non mi soffermerò più di tanto sulle crociate di Striscia… contro maghi e ciarlatani ma ben dimentichi delle magagne in quel di Arcore. Ma si sa, tra uno spot e l'altro anche questo fa audience.

Fermo restando che le mie opinioni restano tali, personali e non assolute, ma semplicemente ragionate, mi chiedo, ma dov'è finito il sano scetticismo, dov'è andato il senso critico che ci rende differenti dalle bestie.

Salute, Ciro

 

mercoledì 3 dicembre 2008

e 2.000

Regali di Natale

Attorno a me vedo parecchi disoccupati che scorrazzano con automobili di lusso e che riscuotono sussidi che non gli spetterebbero.

Ora c'è questa fantomatica carta che fornirà qualche centesimo al giorno alle famiglie con un reddito molto basso.

E' probabile però che gli unici che meriterebbero tali agevolazioni non vi avranno accesso perché stranieri, infatti è verosimile che siano questi gli unici che, vivendo situazioni che rasentano la reale miseria, potrebbero apprezzare simili misure assistenziali.

Gli italiani invece, esclusa una esigua minoranza, probabilmente la snobberanno perché molti di loro hanno un tenore di vita che va ben oltre i seimila euro annui, e quindi i 40 € mensili non aggiungerebbero gran che alle loro necessità. In effetti ammesso che il basso reddito fosse sintomo di reale necessità e non di mancata dichiarazione dei redditi è palese la disparità tra necessità e offerta.

Probabilmente c'è la speranza da parte del nostro governo oltre di un ritorno d'immagine il tentativo di incentivare le spese ormai stagnanti, magari sotto Natale dove tutti spendono un po' di più. Credo però che, sia gli acquirenti che gli esercenti, non trarranno alcun beneficio da questo provvedimento fittizio.

Un altro bel regalo natalizio sarà invece recapitato a tutti coloro che si erano adeguati alle fonti d'energia alternative agli idrocarburi, i quali, fiduciosi anche in un contributo statale, previsto da precedenti disposizioni (vedi decreto Bersani), se lo vedranno negare, tra l'altro, con un inedito "silenzio diniego". Forse perché la nuova vulgata è il nucleare ad ogni "costo"? O perché rientra nella logica di favorire le lobbies industriali?

 

Nel frattempo però ci si arrovella la mente sulla giustezza dell'aumento dell'IVA a Sky e se la televisione satellitare sia imprescindibile o meno, come se non si trattasse di un bene veniale. Questi sono i nostri tempi, e questo è l'ordine dei nostri valori.

Salute, Ciro

 

lunedì 1 dicembre 2008

Specchio dei tempi

Il nostro caro presidente del consiglio con lacrime di commozione ha sancito il passaggio di forza Italia nel PDL .

Dopo quattordici anni di fervente e assidua presenza nel panorama politico italiano, il movimento/partito cessa il servizio per la causa liberista e sfocia in un qualcosa di più vasto, e, apparentemente, ancora sconosciuto.

Nel novantaquattro, quando il cavaliere scese in campo, i più lo presero con ironia, qualcuno si scandalizzò, ma molti lo sottovalutarono ma infine fu lui a vincere, iniziando una prolifica e proficua carriera politica.

L'errore più grave, ammesso che lo si voglia definire tale e non una scusante all'insipienza politica della classe politica tradizionale, fu quello di stigmatizzare il buon Silvio come il male assoluto della nostra società. Non ci si rese conto che forza Italia ne era il frutto, non era che l'abito perfetto da far indossare alla società italiana, un punto d'arrivo o forse di partenza dell'italiano del nuovo millennio.

Sono convinto però che se non ci fosse stato Silvio Berlusconi a prendere le redini dell'Italia post-tangentopoli, prima o poi ne avremmo avuto uno più o meno simile e magari, "di sinistra".

Uno dei suoi grandi meriti, a sentirlo, è stato quello di aver dato agli italiani un nuovo concetto di televisione, ventiquattrore di trasmissioni no-stop, contro i ben più ridotti palinsesti statali dell'epoca della sua ascesa.

Se bastasse solo questo a migliorare un paese!

Io ricordo invece con nostalgia quando si aspettava la tv dei ragazzi alle cinque del pomeriggio, e ricordo con quanta emozione si assisteva ai film della Fiera della casa, quelle meravigliose mattinate di giugno, o la gioia per gli scanzonati Giochi senza frontiere di quelle spensierate sere d'estate. La televisione non era che una parte, neanche tanto rilevante, delle nostre giornate, suddivise tra scuola, che all'epoca durava molto meno, passeggiate in campagna e le interminabili partite a porta romana sotto casa.

Adesso purtroppo i prodotti televisivi son ben diversi, perché lo sono i fruitori stessi. L'italiano, dal dopoguerra in poi, ha acquisito o ha cercato di farlo, una consapevolezza sempre maggiore delle proprie necessità, o presunte tali. La televisione ha contribuito a forgiare una coscienza della propria emancipazione da un concetto patriarcale di stato, e in questo è sopraggiunto infine Berlusconi, pigmalione delle italiche velleità. Il pifferaio magico è tornato stavolta in aiuto di tutti coloro che vedevano frustrate le loro aspirazioni e oggi le vedono concretizzate nel messaggio teletrasmesso.

Una nuova epica giullaresca si diffonde nell'etere.

In questo gioco del dare-avere , di duplice influenza tra media e cittadino, dove invece dei Fratelli Karamazov si offre l'isola dei famosi, dove invece di grandi inchieste si offrono telegiornali spettacolo, dove le notizie stesse sono degli spot criptati, a proposito, non so se avete notato lo spot di un prosecco tanto apprezzato dalla first lady Obama sul tg1.

Dal canto mio, rischiando di essere retorico, preferisco rimanere un po' Peter Pan, ostinandomi coscientemente ad essere malinconicamente attraccato ai miei ricordi d'infanzia quando il cielo era celeste di un celeste che più non si poteva e il verde era brillante e griili e cicale erano la colonna sonora delle mie giornate.

Salute, Ciro

 

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